venerdì 31 maggio 2019

...nell 'evoluzione nel pensiero occidentale

immagine raffigurante una mano e degli utensili
A partire da Aristotele fino ai giorni nostri la parola azione assume il significato dettato dalla definizione, fornita dallo stesso Aristotele, di praxis, ossia l'azione non finalizzata alla produzione di oggetti, ma come comportamento pratico; il riflesso del pensiero sulla realtà. In San Tommaso(1225-1274), questo secondo significato veniva espresso con azione immanente, che trova il proprio senso all'interno dell'azione stessa. Un'ulteriore distinzione poi nel pensiero tomistico viene fatta a proposito del rapporto tra volontà ed azione: l'azione che coincide con l'atto stesso del volere; la stessa espressione della volontà è un'azione, il volere è di per sé un'azione; l'azione come quella attività comandata da una volontà che tende a realizzare quanto voluto.
Le concezioni di Hobbes(1588-1679) e Locke(1632-1704) sono vicine a questo significato, in quanto vedono l'agire umano sempre diretto da una volontà intesa come causa di ogni comportamento.




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