l'immagine raffigura la sottomissione
imposta dal potente su di un carattere fragile
“Chi può calcolare quanto perde il mondo con la moltitudine di intelletti promettenti ma uniti a caratteri deboli che non osano sviluppare alcuna linea di pensiero audace, vigorosa, indipendente, per timore di ritrovarsi con qualcosa che potrebbe venire considerato irreligioso o immorale?”. Affermazione particolarmente rilevante per quanto riguarda il ruolo del concetto di azione poiché mette in evidenza in questo caso come la volontà di eseguire un'azione pratica sia ostacolata da fattori che dipendono fortemente dalla psicologia dell'individuo che, come riportato nel testo, avrebbe potenzialità ma è frenato da un carattere fragile. Quindi l'azione pratica, finalizzata all'ottenimento di qualcosa di concreto, è direttamente collegata al pensiero, che è esso stesso azione, influenzata da infiniti fattori che sono dati dall'ambiente che ci circonda. Tutto ciò fa si che ogni individuo abbia una mente differente da chiunque altro e questo è un aspetto chiave nella riflessione di Mill. "La diversità non è un male, ma un bene fino a quando gli uomini non saranno più capaci di riconoscere tutti gli aspetti della verità: questi principi sono applicabili alle azioni altrettanto che alle opinioni."
John Stuart Mill(1806-1873): "Saggio sulla libertà"(1859)
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